Quando si fa un impianto a carico immediato (intera arcata)?

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Quando si fa un impianto a carico immediato

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Quando si fa un impianto a carico immediato? L’impianto a carico immediato per un’intera arcata si esegue quando un paziente ha perso tutti i denti di un’arcata o quando quelli presenti non sono più recuperabili a causa di patologie come parodontite avanzata, carie estese o traumi dentali. Questa tecnica permette di ripristinare la funzionalità e l’estetica del sorriso in tempi ridotti, evitando lunghe attese tra l’inserimento degli impianti e l’applicazione della protesi definitiva.

Generalmente, l’intervento viene eseguito in pazienti con una buona quantità e qualità di osso residuo. Tuttavia, grazie alle moderne tecnologie, oggi è possibile effettuare questa procedura anche in pazienti con ridotto supporto osseo, utilizzando impianti inclinati o tecniche rigenerative avanzate. È fondamentale che il paziente non soffra di condizioni sistemiche gravi che potrebbero compromettere la guarigione, come diabete non controllato o gravi problemi di coagulazione.

In quali casi si può fare un impianto a carico immediato?

L’impianto a carico immediato per un’intera arcata è consigliato nei seguenti casi:

  • Perdita totale dei denti: quando il paziente ha già perso tutti i denti o devono essere estratti per motivi di salute.
  • Denti gravemente compromessi: a causa di carie estese, malattia parodontale avanzata o traumi dentali.
  • Desiderio di una soluzione immediata: per chi non vuole affrontare lunghi periodi con protesi mobili.
  • Adeguata quantità di osso: per garantire la stabilità immediata degli impianti, anche se esistono tecniche avanzate per pazienti con poco osso.

Come viene realizzato un impianto a carico immediato per un’intera arcata?

L’intervento segue una procedura ben precisa:

  1. Visita specialistica e pianificazione: il dentista esegue un’analisi approfondita con esami radiografici (TAC 3D) per valutare la qualità dell’osso e definire il miglior piano di trattamento.
  2. Estrazione dei denti compromessi (se necessario): in alcuni casi, l’impianto può essere inserito immediatamente dopo l’estrazione.
  3. Inserimento degli impianti: di solito vengono posizionati 4-6 impianti per arcata, in punti strategici per garantire la massima stabilità.
  4. Fissaggio della protesi provvisoria fissa: grazie a una tecnica innovativa, il paziente riceve una protesi fissa provvisoria nello stesso giorno.
  5. Guarigione e protesi definitiva: dopo circa 3-6 mesi, quando gli impianti si sono integrati perfettamente con l’osso, si procede con la protesi definitiva.
Quando si fa un impianto a carico immediato

Quali vantaggi offre l’impianto a carico immediato?

L’impianto a carico immediato offre numerosi vantaggi rispetto alle tecniche tradizionali. Il primo e più evidente è la rapidità del trattamento: il paziente può riacquistare la piena funzionalità masticatoria e un sorriso esteticamente gradevole in un’unica seduta chirurgica, evitando il disagio di rimanere senza denti per lunghi periodi.

Un altro beneficio importante è la riduzione del riassorbimento osseo. Con questa tecnica, infatti, gli impianti stimolano l’osso mascellare in modo simile alle radici naturali dei denti, prevenendo la perdita di volume osseo che spesso si verifica nei pazienti edentuli. Inoltre, grazie all’assenza di protesi mobili temporanee, si evita il rischio di irritazioni gengivali e si migliora il comfort del paziente.

Dal punto di vista psicologico, il carico immediato consente di migliorare immediatamente la qualità della vita del paziente, restituendo sicurezza nel parlare, mangiare e sorridere senza imbarazzi. Infine, rispetto alle tecniche tradizionali, l’intervento è meno invasivo e richiede un numero inferiore di sedute post-operatorie, riducendo il tempo complessivo del trattamento e i relativi costi.

Quali sono le limitazioni e le controindicazioni?

Non tutti i pazienti sono candidati per questa tecnica. Alcuni fattori da considerare sono:

  • Quantità e qualità dell’osso: in alcuni casi, potrebbe essere necessario un innesto osseo prima dell’impianto.
  • Condizioni di salute generali: diabete non controllato, malattie autoimmuni o gravi patologie possono rappresentare una controindicazione.
  • Fumo e cattive abitudini: il fumo riduce la capacità di guarigione e aumenta il rischio di fallimento degli impianti.

Quanto dura un impianto a carico immediato?

La durata di un impianto a carico immediato dipende da diversi fattori, tra cui la qualità dell’osso del paziente, la corretta integrazione dell’impianto e l’attenzione all’igiene orale. In condizioni ottimali, gli impianti possono durare anche 20-30 anni, garantendo una soluzione stabile e duratura nel tempo.

Affinché l’impianto mantenga le sue funzionalità nel lungo periodo, è essenziale che il paziente segua scrupolosamente le indicazioni del dentista, effettuando controlli regolari e mantenendo un’igiene orale impeccabile. Spazzolino, filo interdentale e dispositivi specifici per la pulizia degli impianti aiutano a prevenire infiammazioni gengivali e altre complicanze che potrebbero compromettere la stabilità dell’impianto.

Anche lo stile di vita gioca un ruolo fondamentale: il fumo e il consumo eccessivo di alcol possono ridurre la durata dell’impianto, compromettendo il processo di osteointegrazione. Per questo motivo, i dentisti raccomandano di adottare abitudini salutari e di sottoporsi a controlli periodici per monitorare lo stato degli impianti e delle gengive circostanti.

Conclusione

L’impianto a carico immediato per un’intera arcata è una soluzione innovativa e altamente efficace per chi desidera ritrovare il proprio sorriso in tempi rapidi. Tuttavia, ogni caso è unico: è fondamentale rivolgersi a un dentista esperto per valutare la propria situazione e scegliere la soluzione più adatta.

Contatti
Telefono: 030 938 9411
Email: info.studiofacchinetti@gmail.com

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